Bere per dimenticare
La vita quotidiana è un insieme di piccoli gesti, avvenimenti, sorprese e routine, tutto ciò che scuote il regolare andamento del nostro microcosmo, rappresenta motivo di stress; la maggior parte della popolazione mondiale se ne è fatta una ragione, una certa minoranza, però, in graduale crescendo, non riesce a gestire gli episodi negativi che la vita ci impone di superare.
Si cerca così un rifugio, magari occasionale, un drink con gli amici, poi uno da soli, poi un altro a casa fino a stordirsi e non pensare più.
Dopo avere provato la sensazione di estasi e blocco mnemonico dato dall’alcol, il soggetto con problemi tende a ripetere l’esperienza senza rendersi conto che non è bevendo e ubriacandosi che il problema scomparirà o si risolverà spontaneamente.
Bere per dimenticare, isolarsi dal mondo dipendendo da una bottiglia d’alcol, pregiudica la salute fisica e celebrale.
Gli eventi drammatici che possono essere la causa della ricerca dell’oblio sono diversi e legati alla sensibilità individuale, è bene ricordare che l’essere umano è “costruito” per sopportare fasi e vicissitudini che alternano periodi di benessere e periodi di malessere.
Situazioni scatenanti come possono essere:
- Un lutto improvviso
- Una relazione finita male
- Uno stupro
- Un divorzio
- La perdita del lavoro
Sono sicuramente problematiche reali, dolorose e che richiedono lunghi periodi di tranquillità per essere assimilati mentalmente e l’alcol non è sicuramente una soluzione, può essere un escamotage momentaneo che aiuta a dimenticare, però si tratta di un rifugio effimero, dannoso e che rischia di portare alla dipendenza. Bere per dimenticare non è mai una soluzione.
Affrontare la vita richiede coraggio, passione, voglia di vivere e motivazioni che vanno cercati dentro e intorno a noi stessi. Non è certo con il bere che si riesce a risolvere e dimenticare i problemi. Ciò che rende la vita degna di essere vissuta non è l’oblio ma la fiducia in se stessi, nel prossimo e nelle persone care che ci amano.
Bere per dimenticare è da vigliacchi!
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